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Le importazioni di lusso


Ricchi vasi d’importazione diventano sempre più frequenti nelle tombe picene a partire dal V sec. a.C.; diminuiscono invece gli oggetti tipicamente piceni. Si assiste quasi ad una sorta di globalizzazione dei costumi e delle mode!
Lo status symbol più ambito di questo periodo è costituito dai vasi greci. Il mercato cui questi oggetti sono destinati è quello etrusco ma molti raffinati “doni” rimangono agli aristocratici piceni che controllano i valichi verso l’Appennino. L’Ascolano, a causa della sua posizione periferica, sembra rimanere piuttosto estraneo a questa corrente commerciale e al suo flusso di ricchezza.
Successo hanno invece i bronzi d’importazione, realizzati da maestranze greche ed etrusche. Di questi oggetti di lusso importati, nel Piceno vengono poi prodotte repliche su commissione che diventano oggetto di scambi e di doni tra principi, anche a lunga distanza.
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