Un villaggio sorgeva su una bassa collinetta sulla sinistra del fiume Tronto. Il luogo era senza dubbio strategico: riparato dai venti provenienti da nord, data la sua posizione a mezza costa, permetteva un agile controllo sulla valle sottostante, attraversata da un percorso stradale antichissimo che poi sarebbe diventato la via Salaria. Per più di 700 anni il villaggio fu abitato, dall’età del Bronzo Medio (dal XVII al XIV secolo a.C.) alla prima età del Ferro (dalla fine del X alla fine del IX secolo a.C.).

Gli scavi archeologici a Casale Superiore, nel territorio di Colli del Tronto (AP), raccontano di una fonderia, testimoniata da alcuni stampi per la fusione del bronzo, e di una probabile officina per la produzione di vasi, data la grande quantità di scarti ceramici.

Semi, ossa e resti di cibo carbonizzato ci parlano della dieta degli abitanti del villaggio, composta principalmente di zuppe di cereali e legumi e carne di pecora.